Una barca speciale? Macché, questa volta si pensa a un flotta!

La Settima Onda torna a segnalare iniziative sparse per la penisola, che coinvolgono le persone disabili in attività sportive legate al mare.
Sempre a caccia di nuove Rolling Black da segnalarvi, oggi vi segnaliamo il progetto “Una flotta di emozioni” dell’Associazione EOS, attiva nella provincia veronese.
Il progetto non si è limitato a costruire una solo imbarcazione accessibile, ma si è data l’obiettivo di sviluppare una vera flotta di trimarani, con la quale organizzare corsi di vela gratuiti e avvincenti regate.

Il trimano è una particolare tipologia di imbarcazione, pensate per ospitare a bordo una o due persone. La prima, che può navigare in totale autonomia, è la persona diversamente abile. La sua seduta è centrale, rimovibile per essere anche movimentata da un paranco, e può essere raggiunta facilmente con diverse modalità che variano a seconda delle abilità residue. E' inoltre possibile personalizzare seduta e attrezzatura in modo tale da adattare il più possibile la strumentazione e rendere più agevole e divertente l'esperienza.
La punta di diamante di questo esperimento, quella che da il titolo all’esperienza progettuale, si chiama, "Emozioni". Testato da illustri velisti tra i quali Mauro Pelaschier e Andrea Stella, il trimarano affettuosamente chiamato anche "barchino", ha sempre risposto in totale sicurezza anche con venti di 30 nodi.
EOS è nata per volontà di Michele Dusi disabile, ma soprattutto velista di grande esperienza. L’Associazione si è costituita in seguito a un progetto di riabilitazione dell’unità spinale e dei gravi cerebrolesi dell’ospedale di Negrar (VR). Il progetto prevedeva la navigazione a vela condotta dagli stessi pazienti in fase post-traumatica. Lo stato di benessere e allo stesso tempo di responsabilizzazione suscitato in questi ultimi, unito allo spirito di coesione dell’equipaggio, l’ambiente salubre e l’attività fisica, ha ben presto dimostrato la validità del progetto di riabilitazione psico-fisica.
Con il tempo, molti dei disabili che si sono avvicinati a questo sport tramite il progetto riabilitativo, hanno dato vita ad un gruppo parallelo che vive la vela come principale attività sportiva, fino ad impegnarsi in costanti allenamenti e a cimentarsi in regate competendo con equipaggi di normodotati.
Ora l’associazione è l’unica sul territorio che consente ai diversamente abili di ogni provenienza, di imparare ed approfondire questa fantastica disciplina e, soprattutto, di farlo in modo del tutto gratuito.
“Noi disabili – come affermano i compnenti di EOS - ci mettiamo alla prova per cercare di scoprire il nostro limite e per spostarlo un po’ più in là. Questi anni sono serviti ad ognuno di noi proprio per questo, senza preconcetti e con la mente libera ognuno di noi sa quello che può affrontare ed è in grado di pianificare le sue attività veliche. E non sto parlando solo dei disabili ..... Da poco le attività del gruppo si sono ulteriormente espanse, dalla superficie dell'acqua ci siamo alzati verso il cielo.”

Per maggiori informazioni sull’Associazione EOS e i suoi progetti, visitate il sito: www.eosvela.it.


(Moira Dinunzio – Redazione de La Settima Onda)

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