Intervista a Vania Cappi

Studentessa all’Università di Siena, Vice-presidente dell’Unione Italiana Ciechi, collaboratrice dell’Istituto Storico per la Storia della Residenza, cantante in un gruppo musicale…Vania Cappi è tutto questo e molto di più.

Solare e indipendente, la vediamo passeggiare in centro con il suo bastone bianco. Certo, all’inizio non è stato facile. Bastone bianco vuol dire diversità e anche Vania in passato ha sentito il disagio di non piacere, di non essere “uguale agli altri”. Ma la paura e l’insicurezza iniziale, negli anni in cui si avventurava da sola nel tragitto verso la scuola, sono state presto oscurate dal suo bisogno di autonomia.

Vania studia Antropologia Culturale, si sta laureando in Storia delle Tradizioni Popolari, con una tesi sul ruolo delle donne nella resistenza in provincia della Spezia. Una passione, quella delle tradizioni popolari, che coltiva da sempre, anche prestando la sua bellissima voce in gruppo musicale.

Vania è anche una divoratrice di libri. Se in passato la madre leggeva per lei i libri che amava e li registrava su audiocassette, oggi la tecnologia le permette di coltivare questa passione con uno scanner e l’uso dello screen reader. Una grande opportunità che Vania ha colto con entusiasmo.

Dopo la laurea, Vania ha grandi progetti e vuole viaggiare. Per questo è pronta ad abbandonare il suo bastone e prendere un cane. Un nuovo compagno di viaggio con cui proseguire il suo cammino. Un’avventura che è tutta da vivere.

Intervista integrale a Vania Cappi

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